Piazza D'Armi Online - L'Aquila area accoglienza
  Poesie, commenti e interventi
 

POESIA IN NAPOLETANO DEDICATA ALLA NOSTRA CITTA'
SCRITTA DA SALLUSTRO ENZO

E' CAPITAT E 6 APRIL
E' NU' IURN CA' NUN'Z SCORD
VERS E 3:32
TUTT L'AQUILA A FUI'
STEV GENT NO SAPEV
ON'Z NER ANGOR ACCORT
E DISCEV: "MA CHE RE'?
MA CHE STAT?, MA PCCHE'
TUTT STA' GENT?".
" U' MA CHILL E' O TERREMOT !"
QUANTA CAS SCARUPAT
QUANTA GENTE SUTT E PRET
VIECCHI, GIUVN E CRIATUR
N'Z CAPIV NIENT CHIU'.
PO PA' RADIO S' RISCEV
"E' CARUT NU PALAZ".
ROPP' POC RIPETEV
" N'SO 2, N'SO 3 ".
QUANTA LAS SCARUPAT
QUANTA GENTE SOTT E PRET
CHE STENNEVN NA' MAN
E CERCAVN R'ASCI'.
STA' CHI E' STAT FORTUNAT
E' RIMAST NGOPP A TERR
MENTR L'AT SO PASSAT
A SOTT E PRET A SOTT TERR.

TRADUZIONE

E' CAPITATO IL 6 APRILE
E' UN GIORNO CHE NON SI DIMENTICA
VERSO LE 3:32
TUTTA L'AQUILA SCAPPAVA
C'ERA GENTE CHE NON LO SAPEVA
NON SE NE ERA ANCORA ACCORTA
E DICEVA: "MA COS'E'?,
MA COSA E' SUCCESSO?
MA PERCHE' TUTTA QUESTA GENTE?".
" MA QUESTO E' IL TERREMOTO !"
QUANTE CASE SONO CADUTE
QUANTA GENTE SOTTO LE PIETRE
VECCHI, GIOVANI E BAMBINI
NON SI CAPIVA PIU' NULLA.
POI PER RADIO SI DICEVA
" E' CROLLATO UN PALAZZO! ".
DOPO POCO RIPETEVA
" NE SONO 2, NE SONO 3 ! "
QUANTE CASE SONO CADUTE
QUANTA GENTE SOTTO LE PIETRE
CHE STENDEVANO UNA MANO
E CERCAVANO DI USCIRE.
C'E' CHI E' STATO FORTUNATO
E' RIMASTO SULLA TERRA
MENTRE ALTRI SONO PASSATI
DA SOTTO LE MACERIE
A SOTTO TERRA.

Sallustro Enzo è un ragazzo di 31 anni, di origini napoletane, ma da 9 anni abitava nel cuore dell'Aquila, quindi ha scritto questa poesia nel suo originale dialetto napoletano, ma con il cuore aquilano. Attualmente Enzo è residente in Piazza D'Armi.



Sallustro Enzo

 

POESIA SCRITTA DA DOMENICO PICCININI CHE E' UN SIGNORE DI 46 ANNI CHE RISIEDE NEL CAMPO DI PIAZZA D'ARMI



Domenico Piccinini

AVANZI DI POESIA

OGNI ROSSO CHE SCATTA
C'E' LA MANO CHE E' TESA
CON IN BRACCIO UN'ANIMA DISFATTA
DALLO SGUARDO CHE TREMA.

E' GIA' UNA RAGAZZA MORA
DAL SORRISO ACCATTIVANTE
QUANDO FA INNAMORARE PER UN'ORA
QUALSIASI PASSANTE.

ORA VECCHIA IN FONDO ALLA CHIESA
E' IN GINOCCHIO SOTTO L'ULTIMA CENA
ALLA VITA NON SI E' MAI ARRESA
MA NEGLI OCCHI HA LO SGUARDO CHE TREMA

E NEL LUCCICHIO DI OGNI SUA LACRIMA
C'E' IL RIFLESSO DELL'ANIMA
IN QUELLA LUCE CHE VA A SFINIRE
IN UN RIVERBERO DI SPLENDORE.

IL DESTINO COME L'AMORE
VA SEMPRE AL DI LA' DEL BENE E DEL MALE
AL DI LA' DELLA VIRTU' O DELL'ERRORE
OLTRE IL GIUDIZIO E OGNI MORALE.

SONO FONDI DI SOLITUDINE, DI VICOLI
DI SIRINGHE E DI OSTERIE
MA FORSE, SONO SOLO
AVANZI DI POESIE.


UN'ALTRA POESIA SCRITTA DA FRANCA MUCCIANTE PER L'AQUILA NEL RICORDO DEL 6 APRILE

EDIFICI LESIONATI,
CHIESE SEGNATE,
FAMIGLIE DIVISE!
MORTI E MACERIE
IN UNA CITTA' FERITA
CHE VIVE NEL DOLORE
LA QUOTIDIANEITA',
FRA I RICORDI
DEL PASSATO
ORMAI LONTANO.
IL FUTURO INCERTO
SI FERMA
ALLE SOGLIE DEL CUORE,
DI CHI ABITA
NELLE TENDOPOLI
"IL GHETTO" DEGLI SFOLLATI
DOVE L'ALITO DELLA VITA
SI SPEGNE NEL VUOTO
DELL'IPOCRISIA,
UNICA MOSSA VINCENTE
DI UNA PARTITA GIA' CHIUSA.
REALTA' FRANTUMATE
TRA SOGNI, ASPIRAZIONI,
DESIDERI INESPRESSI,
CHE SENZA LA FEDE
NON SARANNO PIU' LE STESSE,
PERCHE' L'ESSENZA
E' SVANITA.
 
 
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