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  Cenni storici sull'Aquila
 
L'Aquila

L'Aquila bbella me te vojo revedé!!

L'Aquila è una città di 72.988 abitanti, capoluogo della regione Abruzzo e dell'omonima provincia.

Situata sul declivio di un colle, alla sinistra del fiume Aterno rispetto al massiccio del Gran Sasso, conta una presenza giornaliera sul territorio di oltre 30.000 persone per studio, attività terziarie, lavoro e turismo. La città è sede di Università e di enti ed associazioni che la rendono vivace sotto il profilo culturale.

L'Aquila è posta nell’entroterra abruzzese e possiede una superficie comunale di 467 km² che, su scala nazionale, la pone al decimo posto per ampiezza. Proprio a causa dell'estensione del territorio sparso su una zona montuosa interna, L’Aquila dispone di una rete infrastrutturale e di servizi ardua e di amministrazione molto complessa. Il capoluogo infatti conta più di dieci cimiteri, diversi depuratori, decine di complessi scolastici, quasi 3.000 km di strade e molte migliaia di chilometri di reti impiantistiche. L'Aquila oltretutto è divisa in 59 tra quartieri e frazioni.

Parte del territorio comunale è compresa nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ed alcuni punti superano i 2.000 metri di quota.

Alle ore 3:32 del 6 aprile del 2009 la città è stata colpita da un terremoto di magnitudo locale (la vecchia scala Richter) 5,8 (6,3 magnitudo momento) che ha provocato 308 morti, 1.500 feriti e 65.000 sfollati circa, il crollo totale o parziale di numerosi edifici e il danneggiamento di gran parte del centro storico.

Una seconda forte scossa, di magnitudo 5,3 della scala Richter, ha colpito nuovamente la città alle 19:43 del 7 aprile, provocando il crollo della cupola della Chiesa di Santa Maria del Suffragio, già fortemente lesionata dall'evento del giorno precedente, pur senza causare vittime. Nei giorni a seguire, decine di altre scosse sismiche hanno seminato preoccupazione tra la popolazione sfollata.

La leggenda del numero 99

La fondazione dell'Aquila avviene nel 1230 per volontà degli abitanti dei castelli del territorio circostante i quali intendono sfuggire alle vessazioni dei baroni feudali e che, dopo essersi rivolti anche al papa Gregorio IX nel 1229, ottengono finalmente da Federico II, il permesso di fondare la città. La fonte storica tradizionale sulla fondazione è la "Cronica" rimata del cittadino aquilano Buccio di Ranallo da Poppleto, che narra la storia della città dal 1254 fino al 1362, l'anno precedente la sua stessa morte. Un altro cronista fondamentale per la ricostruzione delle vicende cittadine fu Gianludovico Antinori.

L'Aquila è una città particolare, unica nel medioevo italiano, nata non per una casualità, ma per progetto di Federico II insieme ad architetti cistercensi, secondo un disegno armonico che non trova precedenti nella storia dell'architettura urbana (un caso simile, nel 1703, fu la nascita di San Pietroburgo). Fu costituita dall'unione di molti villaggi della zona (99, secondo la tradizione leggendaria,e il numero 99 si ripete anche per la quantità delle fontane delle chiese e delle piazze, e per ricordare questo numero è stata edificata la fontana delle 99 cannelle), ognuno dei quali costituì un quartiere che rimase legato al villaggio-madre e fu considerato parte dello stesso per circa un secolo. I quartieri sono: S. Maria Paganica, S. Giusta, S. Marciano e S. Pietro a Coppito; negli ultimi tempi si è addirittura scoperto che le coordinate di latitudine e longitudine dell'Aquila, se sommate, viene 9 e 9 quindi 99. L'Aquila è inspiegabilmente collegata a Gerusalemme poichè se si va ad osservare la piantina della città è esattamente uguale a quella dell'Aquila ma solo rovesciata e divisa anch'essa in 4 quarti, ed il suo numero tradizionale è 66.

Origine del nome L'Aquila

Quando fu scelto il sito per la fondazione della città, si individuò un luogo chiamato Acquilis o Acculi o anche Acculae, per l’abbondanza delle sorgenti che vi si trovavano. La zona era in una posizione strategica tra i due poli entro i quali doveva nascere il nuovo centro urbano e cioè i due centri di Forcona e Amiternum. Acculi, vicina anche al fiume Aterno, corrisponde all’attuale Borgo Rivera, dove oggi si trova la Fontana delle 99 cannelle; al tempo della fondazione c’era lì una chiesa con un monastero, Santa Maria ad Fontes de Acquilis (o de Aquila). Fu dunque scelto per la nuova città il nome di Aquila, che riprendeva il toponimo già esistente, ma che richiamava anche l'emblema dell'aquila imperiale, secondo il Diploma di fondazione attribuito all'Imperatore Corrado IV. Nello stemma della città appare infatti un'aquila. Lateralmente appare la scritta “Immota manet” e inoltre l’abbreviazione PHS. Cosa vogliono dire? Il motto “Immota manet” significa “Resta ferma”. L’espressione è forse tratta da un verso del poeta latino Virgilio, che attribuisce alla quercia la capacità di radicarsi fortemente e dunque di restare ferma, ben salda. Il PHS è un vero mistero. Alcuni parlano di un errore di trascrizione del motto Iesus Hominum Salvator o del nome di Cristo (secondo San Bernardino); altri pensano che significhi “Publica Hic Salus”, cioè “qui [c’è] la salute pubblica”.

Università degli studi dell'Aquila

L'Aquila è sede di una Università degli Studi, che contava 27.168 iscritti (dato per l'anno accademico 2008-2009). Le 9 Facoltà sono organizzate logisticamente su tre poli: Ingegneria ed Economia erano ubicate a Monteluco e Roio Poggio; erano invece collocate nella parte ovest della città, nei pressi dell'Ospedale regionale S.Salvatore, le Facoltà di Medicina e Chirurgia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Biotecnologie e Psicologia ; il polo umanistico con le Facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della Formazione aveva sede nel centro storico della città; la Facoltà di Scienze Motorie era collocata nel quartiere "torrione" non lontano dal centro città. Era sede della Laurea Magistrale di Eccellenza Europea MATHMODS in Ingegneria Matematica. L'attività di ricerca era svolta presso 18 Dipartimenti e 2 Centri di Eccellenza: CETEMPS e DEWS. Dal maggio 2009 queste Facoltà sono state trasferite a causa del terremoto presso le città della costa abruzzese e ad Avezzano. Il Rettore è attualmente il Prof. Ferdinando di Orio.


 Polo Universitario di Ingegneria Roio (AQ)

 
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